Il progetto Liberi di Muoversi è stato presentato ufficialmente martedì 5 giugno al Centro Congressi di Parma con un evento suddiviso in due parti. Si è iniziato con un road show: sono state allestite numerosi postazioni attraverso le quali gli intervenuti hanno potuto provare di persona a “segnalare luoghi” sia attraverso il sito, dunque da postazioni “fisse”, sia attraverso dispositivi “mobile” usando l’applicazione di geo-localizzazione appositamente disegnate.
Subito dopo un interessante dibattito sul tema dell’accessibilità. Il primo ad intervenire Arcangelo Merella, mobility manager, che ha parlato della sfida di rendere le città sempre più accessibili a tutte le categorie di persone con difficoltà motorie. L’ex mobility manager del Comune di Parma ha volutamente usato il termine “sfida” perché non è assolutamente semplice riuscire a garantire la piena accessibilità nei centri storici, ove l’urbanistica originaria non è stata originariamente pensata prendendo in considerazione tale problematica, rimarcando dunque una “mancanza di attenzione” su questo particolare tema.
A seguire, l’intervento di Cristiano Casalini, vice sindaco del comune di Langhirano, che accentua il problema: “progettare senza barriere architettoniche non basta, perché a volte siamo noi persone a diventare una “barriera”, magari parcheggiando l’auto davanti gli scivoli dei marciapiedi, impedendone l’utilizzo a chi ne ha effettivamente bisogno. Occorre una maggiore sensibilità nei cittadini.”
Alessio Garbi, presidente di Liberi di Muoversi e a capo del team di persone che ha realizzato la piattaforma (sia web che mobile) ha poi illustrato le finalità del progetto: “l’idea non è quella di “puntare il dito” su chi sbaglia, ma è di fornire informazioni. non sempre rispettare le normative è sufficiente perché basta semplicemente una porta che si apre nel verso sbagliato che impedisce l’accesso o la fruizione di un’area che pur rispetta tutte le prescrizioni di leggi. I dati che sono raccolti sono “aperti”: chiunque può riutilizzarli per completare le proprie informazioni ed estendere l’informazioni ad eccezione, per ovvi motivi di privacy, dei dati di registrazione di chi fa la segnalazione. Anche se, – ha precisato Alessio – una segnalazione può essere effettuata anche senza registrazione, ma in questo caso verrà prima “moderata” dai gestori del sito. Inoltre, nel corso del tempo ci son stati segnalati inziative simili: non sono concorrenti,ma possibili partner!”.
Conclude la serata il moderatore dell’incontro, Gabriele Balestrazzi, direttore de “La Gazzetta di Parma on-line” lodando l’iniziativa e con una promessa “affinché questo “virus buono” si diffonda il più possibile, entro breve metteremo sul sito de “La Gazzetta di Parma” il link al sito Liberi di Muoversi”.
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Io adoro questa app,adesso non ci resta che segnalare e segnalare,più segnalazioni ci saranno,più sarà utile l’app!Il sistema di segnalazione è davvero semplicissimo!